Africa,  Marocco

Marrakech: cosa fare in tre giorni

Se vi state chiedendo cosa si può fare a Marrakech in tre giorni, ecco la nostra esperienza!

Definirei  il mio viaggio a Marrakech, come un turbinio di colori: colori della terra, delle babbucce e delle pashmine, dei tessuti appena tinti stesi ad asciugare nelle vie ma anche un’ immersione nei suoi profumi…cannella, curry, menta, argan ed hennè. I marocchini orgogliosi del loro spazio ti accompagnano  letteralmente all’interno delle loro botteghe e delle loro  bancarelle.

Detto fatto, a metà giugno 2019, con un volo di neanche un’ora e mezza in partenza da Milano Malpensa arriviamo all’aeroporto di Marrakech – Menara. All’uscita dell’aeroporto c’è il ragazzo del Riad con cui ci siamo messi d’accordo anticipatamente che ci accoglie con un cartello coi nostri nomi (la mia prima volta!) e ci porta al Riad Dar Nossa, proprio all’imbocco della Piazza Jeema El Fna.

Cosa dire del posto? Appena si apre la porta, siamo accolti da un cortile centrale ricco di piante e cuscini colorati e dalla gentile signora che nei giorni a venire ci preparerà delle colazioni che ci faranno sentire a casa. Questo è il bello dei riad, il condividere le tradizioni locali in posti così tipici. Infatti appena arriviamo, ci offrono il loro speciale tè alla menta!

Ecco cosa si può fare in 3 giorni a Marrakech:

Perdersi nei souk

Non sarà difficile perdersi nel dedalo di viuzze che circondano Piazza Jeema El Fna ma soprattutto perdersi nei colori, nei profumi, nei sorrisi dei marocchini. Attenti ai motorini che sfrecciano in queste vie, comprate le spezie, oli all’argan, teiere e set di bicchieri da abbinarci e perdetevi in tutto questo. Credo che le foto spieghino al meglio di cosa parlo..

Piazza Jeema El Fna

È considerata Patrimonio dell’UNESCO e la spiegazione è facilmente intuibile: è qui che ti senti travolto dai colori, dalle persone che ti invitano a comprare di tutto o a fare foto con serpenti e scimmie, dagli odori delle spezie e dell’hennè…. ma soprattutto vedi come la Piazza cambia dal giorno alla notte. Sì, perché la sera c’è la trasformazione e dagli ambulanti di succhi d’arancia (noi ne prendevamo almeno tre a giorno, per 4 Dirham!!!) si passa agli stand dove si mangia street food o piatti tipici come tajine di manzo e pollo, le persone con le scimmie lasciano spazio ad acrobati , gruppi di musicisti che suonano musica berbera e giocolieri. Quando tutto questo è accompagnato anche da un tramonto spettacolare sulla Medina puoi dire di aver visto tutto!

Ovviamente stare in mezzo alla bolgia è consigliatissimo, noi abbiamo anche mangiato ad uno stand di un ragazzo che il giorno prima aveva approcciato con Ale chiamandolo Vin Diesel (per i capelli ovviamente) e quindi la sera successiva siamo stati “costretti” a mangiare da lui 🙂

Un altro modo per godersi questo spettacolo è viverlo attraverso la vista dalle terrazze presenti attorno alla piazza: andateci all’ora del tramonto, prendetevi da bere, ascoltate il richiamo del muezzin e guardate il sole scendere dietro le case color terra (qui c’è una articolo sulle terrazze dove siamo stati noi)

Moschea Koutoubia

Questa è la moschea più importante di Marrakech e ovviamente non è possibile visitarla se non si è musulmani. Il suo nome significa moschea dei librai e deriva dalle bancarelle di libri che la circondavano fin dai suoi primi anni. Il minareto è alto 77 metri e il suo profilo lo vedrete spiccare da ogni terrazza in cui andrete, un po’ come la Tour Eiffel a Parigi. Si trova a 300 mt dalla Piazza Jeema El Fna e quindi è assolutamente da vedere.

Tombe Sadiane (rue de la Kasbah, ingresso 10 Dh)

Le tombe sadiane sono storici sepolcri in cui si trovano i sessantasei membri della dinastia sadiana che visse un periodo di grande splendore nella città di Marrakech. La bellezza è tutta concentrata nella Sala delle Dodici Colonne dove i sepolcri sono fatti di marmo di Carrara, ci sono  stucchi ornamentali a nido d’ape dorati e intagli in legno di cedro. Il giardino contiene invece circa 170 tombe di guardie e domestici della casa reale ma anche delle mogli di Al-Mansour e al centro del quale vi è un imponente padiglione  in stile andaluso in cui si trova la tomba del fondatore dei sadiani Mohammed ech-Cheikh.

Palmeraie

Non avendo tempo a sufficienza per vedere il deserto, decidiamo di vedere le palmeraie di Marrakech a cavalcioni di un dromedario. Prenotiamo quindi un giro grazie a Jassin, il ragazzo del Riad, che puntuale il giorno successivo, ci accompagna al taxi che in poco più di un quarto d’ora ci porta a destinazione (50 euro in due). C’è un vero e proprio momento di vestizione con caffetani blu e turbante, un avvicinamento iniziale coi dromedari e poi il giro vero e proprio reso molto divertente dalla guida. Il luogo è un antico palmeto della città, diventato in parte luogo di costruzione di residenze.

Jardin Majorelle

Questo coloratissimo giardino con villa fu acquistato da Yves Saint Laurent per preservarne la bellezza dovuta alla bravura dell’artista Jacques Majorelle,che ci visse fino alla morte. Il blu elettrico dei muri e dei dettagli vi accompagnerà in tutta la vostra visita attraverso il giardino (articolo ale), il museo di Yves Saint Laurent e la carinissima Galerie Love che contiene i bigliettini di auguri mandati dallo stilista ai suoi amici  anno dopo anno (biglietto 140 D in due).

Ville Novelle

Questa è la parte moderna di Marrakech, con gallerie d’arte contemporanea, parchi come il Cyber Park e il consigliatissimo Parco El Harti, centri commerciali e da dove potete ammirare le Mura di cinta della Medina erette intorno al 1120 per difendere la città.

È stato difficile lasciare la bellezza di Marrakech ma se vi dico che ci si riempie gli occhi con tutti i colori delle abitazioni e delle bancarelle nei souk, non scherzo: fatevi trascinare anche voi da questa affascinante città e in tre giorni sono certa che riuscirete a godervi tutto!

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